Nei bambini, la figura del nutrizionista, riveste un ruolo fondamentale nella cura di alcune malattie dei denti, come ad esempio la “Sindrome da biberon“.
Questa patologia dentale, consiste nell’insorgenza di carie sui denti del neonato, per effetto di lunghe e frequenti esposizioni a liquidi e sostanze zuccherine.
La fermentazione degli zuccheri, aumenta la produzione di acidi che aggrediscono la superficie dei denti da latte, esponendoli a batteri che provocano malattie dei denti come la carie.
Un’altra malattia dei denti è l’ipoplasia dello smalto, causata tra l’altro, da una malnutrizione del soggetto: va infatti sottolineato, come oggi sia facile andare incontro ad una malnutrizione, dato che la nostra alimentazione è sempre più ricca di “cibo spazzatura” a discapito di alimenti sani quali frutta e verdura.
Malattie dentali: l’importanza del nutrizionista
In entrambi i casi di malattie dei denti, la terapia va concordata con un esperto in nutrizione, poiché sia nella sindrome da biberon che nella ipoplasia dello smalto, il paziente deve essere rieducato ad una corretta dieta alimentare.
Ancora, nelle ipoplasie dello smalto, la causa può essere legata ad una carenza di calcio o di vitamine, quindi sarà il nutrizionista ad intervenire con una dieta che vada a sopperire alla suddetta carenza.
D’altronde, si deve fare attenzione anche agli eccessi, visto che negli ultimi tempi si fa molto uso ed abuso di integratori salini e vitaminici, può accadere di andare incontro al problema inverso: il sovradosaggio.
In particolar modo, si deve prestare molta attenzione a non introdurre ferro in quantità eccessive, in quanto gli eccessi si accumulano nel fegato e possono causare sovraccarichi, l’eccesso potrebbe determinare macchie sui denti.
Corretta alimentazione e cura del cavo orale
Per ciò che concerne le patologie dell’adulto più riscontrate, quali il diabete, infarto, ictus ed arteriosclerosi, non va dimenticato il connubio esistente tra alimentazione CORRETTA e CURA DEL CAVO ORALE.
Infatti, un approfondito esame del cavo orale, può mettere in evidenza alterazioni che rappresentano non solo la presenza di patologie dentali, ma anche di malattie sistemiche.
Infatti, i batteri patogeni che causano la parodontite, sono in grado di penetrare (penetrazione batterica) all’interno dei tessuti gengivali ed entrare così in contatto con il circolo ematico, causando un’infiammazione sia locale che a livello sistemico.
Tutto questo è dimostrato da studi ormai consolidate dal 2001, per meccanismi di azione e reperti autoptici di organi in cui sono presenti batteri orali normalmente assenti.
Per questo motivo, chi soffre di parodontite, ha uno stato infiammatorio (indice patognomonico la proteina C reattiva) elevato rispetto a persone sane: questo indice e’ base di sviluppo di malattie ischemiche, aterosclerosi ed alterato nel controllo del diabete.
Va da se, che un soggetto con diabete o aterosclerosi gioverà, quindi, di un trattamento combinato, tra sana alimentazione e cura orale per prevenire problemi ai denti.
Parlando di patologie, un problema spesso presente oggi, è il reflusso gastroesofageo: questo perché, spesso è legato ad una vita stressante. Come ben studiato, il reflusso gastroesofageo può lasciare segni evidenti all’interno del cavo orale, provocando varie malattie dei denti.
Quindi, al di là di un’eventuale terapia farmacologica nei casi più gravi, anche qui si evidenzia una correlazione con il nutrizionista. Infatti, il primo momento di trattamento, di un aumento di succhi gastrici, si fa a tavola tramite un’alimentazione che riduce l’acidità di stomaco.
Infine l’Odontoiatra può supportare il nutrizionista, nei casi di bulimia e soprattutto di vomito autoindotto.
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