Funzione della Tiroide

Le stagioni ed i cambiamenti stagionali, influenzano in modo significativo la funzione della tiroide. Lo hanno dimostrato recentemente alcuni autori coreani, valutando gli effetti dei cambiamenti stagionali sulla funzione tiroidea, in particolare sulle transizioni tra ipotiroidismo subclinico ed eutiroidismo.

L’ipotiroidismo subclinico è caratterizzato da modesta elevazione dei valori di TSH ed ormoni tiroidei liberi nella norma. Gli Autori coreani però, partendo dall’osservazione che nei soggetti residenti in aree con temperature molto basse come l’Antartide, i valori di TSH sono significativamente più alti rispetto ai soggetti residenti in aree con temperature normali, hanno ipotizzato che la prolungata esposizione al freddo, possa comportare una rimodulazione della funzione della tiroide, con aumento dei valori di TSH.

Grazie alle caratteristiche climatiche della Corea (differenze sostanziali di temperatura tra estate e inverno), gli Autori hanno valutato l’effetto delle stagioni sui livelli di TSH e quindi sulle transizioni tra ipotiroidismo subclinico ed eutiroidismo.

Nello studio sia i soggetti con ipotiroidismo subclinico che quelli sani hanno mostrato valori di TSH con andamento bifasico, più elevati nella stagione invernale. Il lavoro dimostra che la transitoria fluttuazione dei livelli di TSH può essere correlata alla stagione nella quale si effettua la determinazione.

Livelli moderatamente elevati di TSH, non necessariamente indicano che le funzioni della tiroide sono definitivamente deteriorate o compromesse: la modesta elevazione dei valori di TSH nel periodo freddo potrebbe ritornare a livelli di normalità, nella successiva stagione calda.

funzioni tiroide

I limiti, però, di questo studio coreano ben condotto, è di non aver valutato gli auto-anticorpi anti-TPO; l’analisi dei risultati del movimento auto-anticorpale, avrebbe potuto fornire ulteriori dettagli interpretativi sulla patogenesi dell’elevazione del TSH nella stagione invernale.

Da questo studio, si possono trarre alcune conclusioni per ciò che riguarda l’alimentazione e la stagionalità. Infatti, da quanto sopra esposto, in inverno avremo una tiroide un pochino più pigra, mentre in estate sarà un pochino più attiva (sempre nei range di normalità).

Inoltre, in estate, grazie all’esposizione solare ed alle giornate più lunghe, sarà più facile assorbire vitamina D, rispetto all’inverno, che ricordiamo essere elemento fondamentale per una buona funzione della tiroide.

Appare quindi evidente, come d’inverno, sarebbe preferibile seguire un’alimentazione non carica di dolciumi o pasti pesanti, ma preferire cibi integrali e poco calorici.

Un esempio pratico può essere, il preferire una pasta integrale al pomodorino fresco ad una pasta raffinata condita con panna e pancetta. È chiaro che esiste sempre una via di mezzo in cui tutto è fattibile, purché bilanciato e ben ragionato in funzione del soggetto.

Per ogni chiarimento o percorso nutrizionale personalizzato, contattami, sarò lieta di poterti aiutare.